Noi bambini, testimoni di un piccolo passo verso lo stare meglio -1990

Autore: Nunzio Quarto
Anno: 1990
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"Non dovevamo avvicinarci troppo, era pericoloso; un gruppo di cinque operai erano venuti per scavare una buca. Un'altra famiglia stava per diventare ricca..."

Il tema è l'acqua: una famiglia che poteva finalmente pagarsi l'allacciamento dell'acqua. Ricordi di infanzia. Ricordi di bambini, compagni di giochi e di terra. Quella terra amata, che presto il giovane Nunzio Quarto sarà costretto a lasciare, negli occhi lo stesso sguardo del Pierrot triste che guarda gli altri bimbi giocare, che più tardi dipingerà.

"...

Ma quello che a noi interessava di più era lo scavo, ci tenevano lontani dalle assi messe lì per segnalare lo spazio destinato al lavoro e per tenere lontani i curiosi...I primi trenta centimetri erano terra, pietrisco...Noi sapevamo che dopo, più giù, continuando a scavare ci sarebbe stata l'argilla...

A tratti:"Ecco l'argilla! - si gridava -" quella buona", e noi dovevamo fare in fretta per prenderne la maggior quantità possibile e portarla nel nostro nascondiglio..."

Dove l'autore inizia a modellarla nelle prime figurine, nei primi tentativi per un ritratto.

"...

Noi dovevamo scegliere la nostra merce, metterla a riposo dopo aver eliminato con grande cura ogni traccia di impurità, tenerla ben bagnata: l'argilla non doveva asciugarsi...Quante cose da realizzare!...

Era iniziato a fine Luglio questo scavo, mese propizio...Avremmo portato gli oggetti creati da noi sul terrazzo più alto della casa e lì li avremmo lasciati tutto il tempo necessario...L'argilla perdeva acqua e si asciugava, e così si irrobustiva cuocendo al sole..."

Ricordi...presenti in maniera preponderante nella tematica di Quarto e impreziositi nella trasparenza con cui l'ambiente, spesso al limite dell'evocativo e informale, fluisce attraverso questi personaggi - i lavoratori accaldati, i ragazzi silenziosi e disposti a tutto nel loro piano di guerra per conquistare la preziosa argilla, il ragazzo di strada, che guarda con espressione indomita alla vita, gli occhi pervasi dell'azzurro del cielo, rendendoli specchi di una speranza che va oltre... figure di una delicatezza espressiva e pittorica, che illuminano di sincera poesia il reale, intimamente soffuso dalla malinconia di un uomo che vive profondamente il suo tempo.