"La scultura è anche delicatezza, attenzione, precisione portata al limite estremo. Diventa dialogo con se stessi e con la pietra, perché venga trovata la traccia che permette di parlare con gli altri". Claudia Morello
Tanti chilometri per incontrarti
quante esperienze prima che ti raggiungessi.
Eri lì, scartata, ...
prendevi sole, acqua e vento
quand'altre, o erbe, non ti coprivano.
...
poi l'incontro.
Io un uomo comune (un artista?)
come ci sono tanti,
mi sono interessato a te
e tu mille forme mi hai ispirato
per mostrarti interessante.
Ti giravo intorno
...
Le mie mani cominciavano ad accarezzarti.
Ti ho presa,
sono stato preso.
...
La fatica si dissolve in un dolcissimo dialogare
intimo, verso la chiarezza.
...
a te daranno un nome
farai parte di un ceto,
...
tu che sei un marmo
senza religione,
senza politica,
tu sei scultura.
Nunzio Quarto, da "A Carrara. Ai miei genitori" Poesie 1976
Sono di terra
Come ti ho odiato
abbandonandoti,
o terra.
"Che tu bruciassi"
per vivere un po' d'amore,
pensavo.
Sono desiderio
desiderato da sempre...
Quanti palpiti
per una sicura
e necessitata scelta:
abbandonarti!
Possibilità diverse,
perciò migliori,
speravo...
Ti odio ancora.
...ma sono di terra io:
ti ho sempre amata.
Caramente, Nunzio
N.Q. Poesie, Milano 30/11/'78