

Nunzio Quarto
L'impronta generale del lavoro di Nunzio Quarto è carica di lirismo e di pietas per le cose del mondo, per gli accadimenti della natura, degli uomini, della vita. Un'impronta istintiva ma anche colta, alimentata da una cultura intrecciata alle asprezze della sua terra d'origine, della quale conserva robuste radici d'affetto, e insieme alle dolcezze delle sue campagne.
La sua si potrebbe ben definire in qualche modo una figurazione istintuale, sorgiva, che cioè sgorga senza mediazioni né formalizzazioni dal calore dei ricordi e dall'intensità dei sentimenti. Una figurazione, anche, di confine, in cui magicamente immagini archetipiche s'inventano una loro fatata presenza sacrale, fragrante di ombre e di luci, di patine e superfici capaci di densi valori tattili.
Nunzio Quarto è un artista il quale, pur maneggiando e padroneggiando un repertorio formale ed espressivo di ormai decisa attualità plastica, in cui importante ed evidente è il ruolo della formalizzazione, non ha per nulla e mai rinunciato tuttavia a volere ben vive la sua scultura e le sue immagini, ad impegnarsi perché le sue opere riescano davvero a comunicare. E ciò accade per l'evidente e costante allusività iconica che, a differenza di altri, è rimasta attiva nelle sue elaborazioni. Difatti, le stilizzazioni e le geometricità che sotto le sue mani percorrono il metallo o la pietra o il legno non appaiono mai fini a se stesse, non risultano mai esclusivamente ispirate alle mere ragioni del bello scultoreo o a quelle di una precisa e rigida sintassi stilistica...
Si collegano invece, grazie al misterioso incanto della poesia, alle compatte sostanze emozionali della figuratività e del lirismo.
Giorgio Seveso